Il rapporto con l’Orlando innamorato e il personaggio di Angelica
" Quando l’esercito cristiano ha la peggio in battaglia, Angelica ne approfitta per fuggire in un bosco dove incontra Rinaldo che ha perduto il cavallo. Viene soccorsa dal saraceno Ferraù che attacca il paladino cristiano in difesa della ragazza, che prosegue la sua fuga. Ma entrambi i guerrieri si gettano poi all’inseguimento della donna. Durante la fuga, la donna si ritrova in un
bosco paradisiaco, che rappresenta il classico
locus amoenus della tradizione letteraria (ottave 34-38):
Qual pargoletta o damma o capriuola
8,
che tra le fronde del natio boschetto
alla madre vetuta abbia la gola
stringer dal pardo
9, o aprirle 'l fianco o 'l petto,
di selva in selva
10 dal crudel s'invola,
e di paura triema e di sospetto:
ad ogni sterpo che passando tocca,
esser si crede all'empia fera in bocca.
Quel dì e la notte e mezzo l'altro giorno
s'andò aggirando, e non sapeva dove.
Trovossi al fine in un boschetto adorno,
che lievemente la fresca aura muove.
Duo chiari rivi, mormorando intorno,
sempre l'erbe vi fan tenere e nuove;
e rendea ad ascoltar dolce concento,
rotto tra picciol sassi, il correr lento
11.
Quivi parendo a lei d'esser sicura
e lontana a Rinaldo mille miglia,
da la via stanca e da l'estiva arsura,
di riposare alquanto si consiglia:
tra' fiori smonta, e lascia alla pastura
andare il palafren
12 senza la briglia;
e quel va errando intorno alle chiare onde,
che di fresca erba avean piene le sponde..."